Una piccola produzione di eccellenza gastronomica che negli anni ’80 ha rischiato di scomparire. Una biodiversità recuperata e salvata dal rischio estinzione.
Ed oggi, in mezzo ai tanti uliveti che dipingono il panorama del basso Tanagro, fiume che attraversa questa zona, fra i territori di Pertosa, Auletta, Caggiano e Salvitelle si coltiva una varietà di carciofi fra le più insolite della Penisola: un carciofo verde chiarissimo, tendente al bianco argenteo, privo di spine e con grandi infiorescenze, dal sapore dolce e delicato.
Queste qualità rendono il Carciofo Bianco o Carciofo Bianco del Tanagro, nella versione Slow Food valorizzato come Carciofo Bianco di Pertosa, ideale da mangiare crudo ed eccellente sott’olio. Ideale matrimonio gastronomico che unisce anche le due principali vocazioni agricole dell'area: i campi di carciofi, infatti, tradizionalmente si alternano agli olivi.