Il 16 novembre 2010, l'Unesco ha incluso la Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità.
Il 16 novembre 2010, l'Unesco ha accolto la proposta presentata nel 2009 dal Gruppo di lavoro Unesco del Ministero delle Politiche Agricole coordinato dal professor Pier Luigi Petrillo (che in precedenza aveva ottenuto l'iscrizione de "Le Dolomiti" nella prestigiosa Lista dell'UNESCO), includendo la Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità.
Con questo riconoscimento, l'UNESCO ha affermato il valore culturale di questo grande patrimonio dei popoli del Mediterraneo. La Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'UNESCO è stata introdotta con una Convenzione Internazionale del 2003 e si differenzia profondamente per l'altra Lista dell'UNESCO - quella dei siti e dei beni materiali.